L’ORCHESTRA “ PARKER BOY’S “ E IL M^ RICO GAROFALO a cura di Salvatore Aiezza

Subito dopo la liberazione e durante l’occupazione alleata, anche a Foggia, come nelle altre città martoriate e distrutte da anni di guerra, ci fu un moltiplicarsi di iniziative economiche, culturali e sociali, certamente favorite oltre che da un ritrovato spirito di libertà, dalla disponibilità economica degli occupanti e dalla loro voglia di divertirsi. In tale contesto molte furono le attività, per la maggior parte pubblici esercizi, che videro la luce nella nostra città. Bar, osterie, cantine, barberie, sartorie, cinema; locali dove i soldati alleati amavano trascorrere le loro giornate tra baldoria, alcool e musica. Tanti furono i nostri concittadini che trovarono lavoro in quei luoghi i quali, tuttavia, erano quasi sempre interdetti ai normali cittadini, a meno che non si fosse nelle “grazie!” o si fosse amico di un militare. Spesso, poi, a causa di questo motivo, succedevano vere e proprie risse tra foggiani e soldati, specie dopo che questi erano soliti alzare il gomito. Ovviamente la musica era un la regina di questi posti frequentati dagli alleati che amavano ascoltarla e anche ballarla. Nacquero in quel periodo molte orchestrine improvvisate che allietavano le serate dei soldati e che contribuirono non poco alla ripresa di una vita normale, ma una di queste orchestrine, in particolare, sarebbe diventata famosa ed avrebbe avuto un grande successo. Era l’orchestra Parker’s Boys. Nata negli anni ’44-45 cominciò ad esibirsi a Foggia nei locali e circoli frequentati dagli alleati, dopo la guerra, in quanto inizialmente il complesso suonava nei campi di aviazione americani e nella sale Rai.

I primi componenti furono il maestro Rico Garofalo al pianoforte e fisarmonica, Alfredo Amatruda al sax contralto e clarino, Romolo Russo alla chitarra, sax e violino, Gaetano Garofalo al basso e Clemente Santangelo alla batteria, successivamente sostituito da Nino Perrucci. I giornali quotidiani dell’epoca nel recensire l’attività del gruppo, concordemente parlavano del M° Rico Garofalo come “direttore dell’orchestra internazionale Parker’s Boys.” Durante le loro esibizioni il pubblico andava letteralmente in delirio. Soprattutto gli americani e tra questi le truppe di colore, erano letteralmente estasiati dalla musica dei Parker’s Boys. Anche gli ufficiali alleati furono entusiasti di questo tipo di musica che contribuiva a rendere ancora più allegro il clima delle serate trascorse tra musica, balli e fiumi di birre. Tanto ne rimasero entusiasti i vertici militari alleati di stanza a Foggia, che persino il Colonnello Hamilton, supervisore e responsabile della Croce Rossa Americana,una delle Autorità più importanti presenti sul territorio, sentì il bisogno di ringraziare i componenti dell’orchestra ma, soprattutto il M° Garofalo con un documento che viene oggi gelosamente custodito dai figli del musicista e che riporto al termine di questo scritto. Il documento fu redatto con una macchina da scrivere, dal suo ufficio e tradotto dallo stesso Colonnello, in italiano. Nella lettera si ringrazia il Maestro e l’orchestra in particolare per un tipo di musica che allora in pochissimi, al mondo, potevano suonare e che: parole del Colonnello, “…aveva fatto andare in delirio le truppe di colore….suonando nel cuore di tutti noi il suo Boggie Woggie…” Già, perché il Boggie Woggie e gli assoli di 5-10 minuti riservati al batterista Clemente Santangelo e al pianista Rico Garofalo, nel periodo della nascita del Rock and Roll, sorprendevano il pubblico con un’esecuzione sfrenata e li mandava davvero in delirio. Questo genere di musica venne quasi adottato dall’orchestra proprio durante l’occupazione poiché prima, agli inizi della loro attività, il gruppo composto da esperti musicisti, nonostante la loro giovane età, con già diversi anni di esperienza, suonava musica jazz. Con il passare degli anni e la loro definitiva affermazione, Il complesso, che accompagnava anche cantanti di musiche melodiche americane, come Lino Verde e Angelo Marsico, e successivamente Ninni Maina e Lino Locampo, divenne famoso su Foggia e provincia, poi a Viareggio, a Taormina, a Messina, in Calabria ecc. In Versilia venivano soprannominati “i violenti della Parker’s Boys” grazie a quelle esibizioni sfrenate che li avevano resi famosi nella nostra città.

L’Orchestra Parker’s Boys si trasformò più tardi in “Complesso orchestrale Fred, Rico e i Parker’s Boys” (dove Fred sta per Alfredo Amatruda, sassofonista e clarinettista di indiscusso valore, oltre che compositore e arrangiatore di qualità).
ed ha effettuato registrazioni musicali e i loro dischi, di oltre mezzo secolo fa, sono pezzi rari da collezione. Tra i componenti, Rico Garofalo e Alfredo Amatruda componevano musiche suonate dalla stessa orchestra. Al famoso circolo artistico della città di Foggia “la taverna del gufo” ove si esibivano i più grandi personaggi e complessi musicali, andava ad ascoltarli il “giovane” Renzo Arbore, tanto da farne parte in qualità di clarinettista e che, come tengono a precisare i figli del Maestro, ricorda sempre con riconoscenza quei magici momenti sottolineandolo ovunque gli capiti di parlare dei musicisti foggiani di ogni tempo. Tra le tante composizioni musicali e dischi 45 giri dell’orchestra dei Parker’s boys, che riporto, pur non essendo esaustiva, di seguito, non possiamo non ricordare, specie in questo periodo nel quale le sorti del nostro Foggia calcio non sono delle più rosee, il magnifico “INNO DEL FOGGIA” (Musica di Garofalo Federico, parole di Scauzillo Luigi, arrangiamenti e missaggio Angelo Palazzo, Registrazione Max Dream Studio) che può essere anche ascoltato, insieme alle altre composizioni, sul sito dedicato al Maestro Garofalo (www.ricogarofalo.it)

Discografia

LA CANZONE DI PADRE PIO (musica di Rico Garofalo, parole di Gino Scauzillo – Opervorks

NUN TARDA’ (Musica di Garofalo Federico, parole di Scauzillo Luigi, canta Lino Locampo con il complesso Fred Rico e i Parker’s Boys – Emg)

MARINELLA (Musica di Garofalo Federico, parole di Scauzillo Luigi, canta Lino Locampo con il complesso Fred e i Parker’s Boys – Emg)

NOTTE STELLATA (R. Garofalo, L. Verde, canta Lino Verde con il complesso Fred e i Parker’s Boys – Emg)

TRENO (Musica di Garofalo Federico, parole di Scauzillo Luigi, canta Lino Locampo con il complesso Golden Gate – Emg)

LOVE TWIST (Musica di Garofalo Federico e De Stefano Ottavio, parole di Alessi Carmelo – Euterpe)

CIAO CENERENTOLA (Musica di Garofalo Federico e De Stefano Ottavio, parole di Martino Luigi, editore Casanova 70)

SOLE SOLE SOLE (Musica di Garofalo Federico e De Stefano, parole di Martino Luigi – Casanova 70)

VIESTE SEI BELLA (Garofalo, De Biagi, Castiglia, Friggeri – City record)

UN’ESTATE A PUGNOCHIUSO al pianoforte Rico Garofalo, presentazione Luciano Tripodi (Ciry record) musicassetta

 

 

This entry was posted on lunedì, Maggio 14th, 2012 at 11:05 and is filed under Documenti, Memoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.


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