Foggia Occupator, come si viveva dopo la guerra.

Oggi affrontiamo un argomento più leggero, a circa un anno dalla fine della guerra, l’Italia aveva voglia di ricostruire e riprendersi sia economicamente che socialmente. Ancora invasa dalle truppe Alleate, la città di Foggia, che aveva svolto un ruolo strategico fondamentale pagando con il sangue di civili innocenti un prezzo troppo caro per qualunque obiettivo, appariva semidistrutta ma con uno sguardo rivolto al futuro, alla crescita e allo sviluppo.

Molte delle iniziative e degli avvenimenti di quegli anni, sono raccolte tra tre le pagine ingiallite delle edizioni domenicali del ‘Foggia occupator’ un periodico stampato dagli americani con l’obiettivo di informare le truppe degli eventi e della cronaca del tempo. Uno dei problemi fondamentali a guerra finita, fu quello di ripristinare ed ampliare l’acquedotto, i tagli dell’acqua corrente erano frequenti e il servizio era poco efficiente.

La foto del percorso delle tubazioni indica il progetto che sarà realizzato, nell’articolo che si trova in alto datato 7 luglio 1946, si spiega che ‘l’opera non sarà semplice da realizzare perché le tubature attraverseranno rocce e montagne e gli invasi raccoglieranno acqua dal sottosuolo e principalmente dal fiume Sele. Gli ingegneri progettisti devono essere orgogliosi del loro lavoro perché così la popolazione potrà avere l’acqua corrente.’ ‘I nostri generali hanno verificato e analizzato l’acqua, accertando la presenza di cloro per garantire la massima igiene e pulizia, l’acqua non è solo dei foggiani ma anche delle forze Alleate che sono da mesi su questo territorio. Proprio per effettuare le dovute verifiche e per consentire lo svolgimento dei lavori, l’acqua sarà razionata e tagliata, questo provocherà un grande aumento della richiesta durante l’erogazione del servizio.’ Un lettore fa una domanda al giornale e vi è anche la risposta:’ Come mai durante le giornate piovose invernali si crea spesso un lago d’acqua?’ ‘Dobbiamo andare alle origini del problema – risponde il giornalista – le tubature percorrono terreni intrisi d’acqua piovana e del sottosuolo e quando arriva improvvisamente troppa acqua, i tombini fanno fuoriuscire il liquido in eccesso.’

 

Lo stesso giorno, viene presentato un nuovo bombardiere, XB-35. La didascalia spiega:‘E’ uno dei nuovi bombardieri dell’Air Force. In costruzione dal 1943, il Wing è stato progettato come aereo per attacchi a lungo raggio, con un carico di bombe pesanti e potenti, ma può essere convertito in aereo cargo e i suoi quattro motori Pratt e Whitney possono essere posizionati come i motori di un jet. ‘

 

 

 

Un sentito ringraziamento a Roberta Mastroluca che ha reso possibile lo svolgimento delle ricerche

This entry was posted on mercoledì, Maggio 16th, 2012 at 10:51 and is filed under Documenti, Foggia Occupator. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.


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