Breve storia del 40° squadrone Wellington X a Foggia

Dopo il massiccio bombardamento subito dalla città di Foggia, gli Alleati, avvisando con una grande campagna pubblicitaria, si stabilirono nel capoluogo dauno e zone limitrofe continuando a far partire i loro aerei carichi delle loro bombe, le stesse che qualche mese prima avevano ucciso migliaia di foggiani, per diverse destinazioni, una storia particolare è quella del 40° squadrone, Wellington X che aveva base proprio a Foggia.

Lo squadrone composto da:

Pilota Arthur Julian Moody Starr, 22 anni;

Sgt. Wilfred George Colgrave, 21 anni;

Sgt. Eric Thomas Prior,  22 anni;

Sgt. Frederick Samuel Richard Smith, 22 anni;

Sgt. Oliver Alexander Meredith Cook,  20 anni.

Il pilota Arthur Starr

Partì dalla base di Foggia alla volta di  Koszegpaty e Cserhati, in Ungheria  per un’azione militare che doveva svolgersi il 22 e il 23 novembre 1944. Durante il bombardamento erroneamente fu distrutta la cattedrale in stile Zopf, un edificio costruito nel 1797. Di seguito le parole di un testimone diretto poco dopo la missione.

“La tragedia è avvenuta attorno alle 9 di sera, quando c’è stato un grande raid aereo contro la città di Szombathely. C’è stata una lotta in aria e nel buio della notte abbiamo visto un aereo in fiamme precipitare dietro le case del villaggio.
Ci siamo affrettati a raggiungere il luogo dello schianto attraversando strade fangose. Il velivolo era ancora in fiamme, i cinque eroi erano già morti. L’aereo sprigionava fiamme ed esplosioni quindi non abbiamo potuto avvicinarci. Verso mezzanotte abbiamo tirato fuori i corpi. La mattina dopo sono arrivate le bare da Koszegpaty che era a circa 4 km, dal luogo del disastro. Più tardi, anche se pioveva a dirotto abbiamo messo i corpi nelle bare e una carrozza li ha portati al cimitero. Il sacerdote Rev. Imre Hadan li seppellì con rito cattolico. Abbiamo registrato la morte dei cinque eroi, ma lo abbiamo fatto senza i nomi.

Abbiamo avuto l’impressione che sono tutti morti in aria e non ha sofferto. Erano eroi, che hanno lasciato le loro famiglie per combattere per il loro paese. Essi ora riposano in pace nel suolo ungherese. Ho visto le loro tombe per l’ultima volta il 26 agosto 1946, erano ben curate. ”

 

This entry was posted on mercoledì, Novembre 14th, 2012 at 15:10 and is filed under Documenti, Storie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.


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