Foggia in guerra, tra spie ed addestramento degli agenti dell’O.S.S. il servizio segreto americano, che si chiamerà poi C.I.A. di Carmine de Leo

L’Office of Strategic Services, ovvero l’O.S.S. , il servizio segreto americano precursore della Central Intelligence Agency (CIA). operò attivamente durante la seconda guerra mondiale anche nella città di Foggia.
Dal punto di vista strategico, infatti, Foggia e la Capitanata, con i sui 10 aereoporti, 800 aerei e 35.000 militari, rappresentarono un’importante base per le operazioni militari in Europa e nella penisola Balcanica.
Già prima dell’armistizio dell’8 settembre 1943 Foggia ed il suo territorio erano stati oggetto di un’accurata campagna di spionaggio ed osservazione; azione che si era intensificata a partire dalla primavera del 1943.
A maggio vengono effettuate le prime incursioni aeree dell’aviazione inglese ed americana, per perlustrare il territorio e quantificarne la potenza bellica; affiancate da lanci di pattuglie di paracadutisti inviati in missione per sondare il terreno; operazioni di osservazione che servirono a pianificare i bombardamenti aerei che da maggio ad agosto rasero al suolo Foggia con migliaia di vittime tra la popolazione civile.
Il 27 settembre Foggia fu raggiunta all’alba dalle piccole unità di spionaggio del gruppo “Popski’s”, un reparto segreto comandato dal maggiore inglese di origine russa Vladimir Peniakof, di cui ci occupammo già nella Gazzetta del 10-11-09; a questi commandos alle 16,00 seguì un lancio di paracadutisti inglesi sulla stazione ferroviaria; le prime truppe alleate entrarono in Foggia qualche ora dopo da via Bari, erano reparti inglesi e canadesi della “Cameronforce”, 78^ divisione di fanteria dell’8° armata britannica.
Alcuni reparti, occupata la prefettura, nei giorni seguenti incendiarono nel cortile della stessa tutto l’archivio e la documentazione corrente degli uffici, si salvarono solo i registri del protocollo, troppo pesanti da trasportare ! ciò avvenne per un accordo segreto tra elementi dell’OVRA, la polizia segreta fascista e l’intelligence alleata, col patto di assicurare un passaggio di poteri senza problemi, in cambio della distruzione della documentazione compromettente sui fascisti.
Il giorno dopo, 28 settembre, le truppe alleate occuparono anche l’aereoporto Gino Lisa e tutta la pianura Dauna divenne un enorme campo di aviazione di vitale importanza strategica per il prosieguo della guerra; furono immediatamente realizzati una decina di aeroporti per il decollo di centinaia di bombardieri ed aerei da ricognizione.
Questa situazione e la presenza di decine di migliaia di militari fece della nostra città anche un centro di addestramento dell’intelligence americana e la provincia fu amministrata dal un governatorato militare, l’AMGOT, fino alla primavera del 1944.
Pressappoco nello stesso periodo, l’Office of Strategic Services addestrò segretamente i suoi agenti ed i commandos presso l’attuale aereoporto Gino Lisa di Foggia, per utilizzare questi uomini, spesso militari di origine italiana che conoscevano beni la nostra lingua e la geografia della penisola, in missioni oltre le linee nemiche.
L’alta considerazione strategica di cui godeva la base di Foggia dell’O.S.S. è documentata anche dopo che i militari alleati lasciarono la nostra provincia, tanto da far affermare, ancora nel marzo del 1948, in piena guerra fredda, a George Kennan, storico americano e capo della missione diplomatica statunitense a Mosca in quegli anni, che sarebbe stato opportuno, in caso di sommosse popolari in Italia, rioccupare le basi militari di Foggia e dintorni, vero ponte verso l’Est Europeo !

Carmine de Leo

This entry was posted on lunedì, Dicembre 3rd, 2012 at 18:14 and is filed under Documenti. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.


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