Ali abbandonate, il monumento tra l’immondizia. Di Carmine de Leo

Gazzetta del Mezzogiorno del 3 marzo 2013

Gazzetta del Mezzogiorno del 3 marzo 2013

La particolare morfologia della nostra provincia ha favorito nel secolo scorso la presenza di numerosi aeroporti nella pianura che circonda la città di Foggia.
Primi fra tutti lo scalo aereo di Foggia – Nord e quello di Foggia – Sud, realizzati nei primi anni del secolo scorso, quando l’aviazione in tutto il mondo ed in Italia era ancora ai primi passi.
La fortuna volse poi a favore dello scalo posto a sud della città di Foggia, quello che sorse lungo la via per Ascoli Satriano e che oggi è intitolato al pilota Gino Lisa.
Questo scalo, occupava un’area molto vasta con gli annessi capannoni, costruiti a ventaglio nei pressi del viale dell’ingresso.
Oggi, di queste vecchie strutture utilizzate poi come deposito delle autovetture della Polizia di Stato, non resta più nulla; perché quasi tutto è stato abbattuto per costruirvi un grande centro commerciale ed altri edifici.
L’aeroporto Foggia – Sud ebbe il suo momento di ribalta nella storia durante gli anni della prima guerra mondiale, quando nel 1917 e 1918, vi fu insediata una scuola di volo internazionale, che vide la partecipazione di circa 500 aspiranti piloti americani e francesi, che si esercitarono con apparecchi Farman e con i bombardieri della Caproni.
Il gruppo dei giovanissimi allievi americani fu diretto dal maggiore Fiorello La Guardia, italoamericano di origini cerignolane, divenuto poi sindaco di New York per ben due mandati.
I piloti americani, rappresentarono l’embrione delle forze aeronautiche americane e furono impegnati in azioni sul fronte del Piave nel 1918 contro l’esercito Austro-Ungarico.
Oggi, di tutta questa importante storia aeronautica della nostra città non resta più nulla, salvo gli accorati sforzi di qualche solitario ricercatore, come Iacobino e, come se non bastasse, il Gino Lisa è chiuso da molti mesi e Foggia ha perduto anche molte delle speranze di riapertura di questo scalo aereo, simbolo della sua vocazione aeronautica.
Il tempo e forse la poca conoscenza della nostra storia locale, hanno continuato a distruggere anche il bellissimo habitat in cui sorgevano le palazzine dell’aeroporto; di recente, infatti, sono stati abbattuti numerosi alberi, riducendo ulteriormente il patrimonio verde del luogo.
Inoltre, ultimo boccone amaro per molti di noi, il bel monumento al volo, realizzato dallo scultore Gianfranco Rizzi e fatto costruire nel 1970 dalla Camera di Commercio di Foggia, già posizionato nel parcheggio antistante la palazzina principale dello scalo aeroportuale, è stato rimosso ormai da tempo dal centro della piccola aerea verde in cui troneggiava e giace miseramente abbandonato nei recinti dell’aeroporto insieme a vari detriti.
La struttura di questo monumento, peraltro, in bronzo, acciaio e ferro, va restaurata con urgenza, altrimenti andrà sicuramente perduta; nonostante molti di noi foggiani hanno realizzato, soprattutto negli ultimi decenni del Novecento, le loro foto del matrimonio presso questo particolare monumento.
Storia dell’aeronautica ed emozioni, pertanto, s’incontrano nel ricordo del monumento al volo, chiamato “Ali sospese”, sperando che a qualcuno interessi questo piccola testimonianza minore del nostro passato e si impegni fattivamente per il suo recupero !

This entry was posted on martedì, Marzo 5th, 2013 at 15:44 and is filed under Documenti, Storie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. Both comments and pings are currently closed.


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