Due stele per ricordare: questa l’iniziativa de Gli Amici della domenica.

Lug 22nd, 2011 Postato in Senza categoria | Commenti disabilitati su Due stele per ricordare: questa l’iniziativa de Gli Amici della domenica.

La stele in memoria del Dott. De Mita

Nel sessantottesimo anniversario di uno dei giorni più tragici della storia di Foggia, oggi 22 luglio alle ore 20,00. all’ingresso della villa comunale, gli Amici della domenica inaugureranno due stele commemorative dedicate a due protagonisti, campioni di solidarietà e di carità, della vita cittadina dell’estate 1943: Padre Odorico Tempesta, francescano, ed il dott. Diego De Mita.
Entrambi, in una Foggia trasformata in un cimitero dal fuoco alleato, dove, come raccontano i sopravvissuti e le testimonianze, si camminava sui morti, soccorrevano feriti ed moribondi, e Padre Odorico Tempesta dava ai cadaveri e agli agonizzanti un’ultima benedizione. La scelta è stata fatta seguendo due direttrici di pensiero. La prima, avente come nucleo il tratto caratteriale distintivo degli Amici della domenica, la solidarietà etica ed urbana, vuole, mediante il richiamo alla memoria di persone che hanno incarnato i valori di senso civico, donarsi agli altri, uniti, soprattutto nel caso del Frate Minore Odorico Tempesta, alla fede religiosa, indurre i foggiani a delle serie e profonde riflessioni sulla deriva pericolosa della nostra città e spingerli a diventare cittadini consapevoli che Foggia non è un’entità astratta, ma l’insieme dei suoi abitanti.
La seconda direttrice di pensiero si fonda, essenzialmente, su ragioni storiche. Ancora ignote sono, infatti, molte delle cause, oltre alla questione dell’importanza strategica del nostro snodo ferroviario, per cui gli anglo-americani volessero rendere Foggia una necropoli.

La stele in memoria di Padre Odorico Tempesta

Questo il programma della serata: Cesare Rizzi, fondatore degli Amici della domenica, dopo i saluti rituali, illustrerà l’iniziativa ed annuncerà la costituzione di un comitato per la realizzazione di un monumento a tutti i civili caduti durante il secondo conflitto planetario ed il progetto di un convegno settembrino, in cui oltre ad analizzare la figura dei due campioni di solidarietà e carità indigeni, saranno studiati i motivi della centralità di Foggia tra i bersagli alleati. Seguiranno l’intervento del sindaco, ing. Gianni Mongielli ed una Paraliturgia cattolica presieduta da Padre Pietro Carfagna, Ministro provinciale dei Frati minori di Puglia e Molise.
Inframezzeranno l’inaugurazione alcune, brevi, letture di passi estrapolati dagli scritti del dott. Diego De Mita e di Padre Odorico Tempesta, autore del libro “Foggia nelle ore della sua tragedia”.
Concluderanno la manifestazione l’ascolto di una poesia di Raffaele De Seneen, di una pagina dello storico locale, Alberto Mangano, e della canzone, famosa a livello nazionale, “Cento giornate foggiane” scritta e musicata da Gianni Pellegrini. Un momento di convivialità metterà la parola fine all’inaugurazione, che è stata possibile realizzare grazie al concorso di molte forze, tra cui, soprattutto, l’Amministrazione comunale nella persona dell’ing. Vinicio di Gioia, assessore ai lavori pubblici e l’Impresa Graniero per la professionalità e la tempestività nell’eseguire i lavori per la collocazione delle stele.

 

Flora Bozza

Foggia, li 22 luglio 2011

De Mita e Tempesta: bagliori di vita in una città di morti.

Lug 22nd, 2011 Postato in Senza categoria | Commenti disabilitati su De Mita e Tempesta: bagliori di vita in una città di morti.

De Mita e Tempesta: bagliori di vita in una città di morti.

Dott. De Mita

Il dott. Diego de Mita è nato a Foggia il 1° gennaio 1894, nell’anno in cui Umberto Giordano cominciava a comporre l’Andrea Chénier e Guglielmo Marconi iniziava gli esperimenti scientifici, che avrebbero, poi, condotto all’invenzione del telegrafo senza fili, ed è morto nella sua città natale il 25 maggio 1966, mentre l’on. Aldo Moro era Presidente del Consiglio e dieci giorno dopo la conquista del 12° scudetto da parte dell’Inter. Unico medico condotto di Foggia nella sanguinosa estate 1943, si prodigò nel soccorrere i feriti fra le macerie e nell’aiutare a seppellire dignitosamente le migliaia di vittime. In più di un’occasione, unitamente a Padre Tempesta, si finse morto, accovacciandosi tra i cadaveri, mentre gli aerei da mitragliamento, volando raso terra miravano gli obiettivi civili a vista.
E’ stato insignito di medaglia d’oro con pergamena insieme a tutti quelli che si prodigarono nel prestare soccorso ai feriti, dall’Amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Graziani.
“Era il classico medico di un tempo. Nel suo ambulatorio, infatti, interveniva con punti di sutura, gesso, piccoli interventi chirurgici, parti ed in assenza di diagnostica curava i pazienti in maniera efficace, al tal punto da essere denominato il “medico della polmonite”.
Già Presidente dell’Ordine dei Medici per diversi anni, è stato medico condotto, medico delle ferrovie, medico delle carceri, medico dei vigili del fuoco, medico dell’ospizio “Maria Grazia Barone”, medico della mutua. Apriva il suo studio alle 5 del mattino per concludere la sua giornata lavorativa nel pomeriggio inoltrato. Aveva una personalità forte, ma di indole era generoso ed altruista, schivo da onori e riconoscimenti.”
Queste le parole del dott. Massimo Mazza, in ricordo del nonno dott. Diego De Mita.
Padre Odorico Tempesta, invece, è nato a Bitonto nel 1912 mentre, a Bologna, moriva Giovanni Pascoli e l’Italia occupava il Dodecanneso,ed è morto, novantenne, nel febbraio 2003.
“Superiore in diversi conventi, Segretario provinciale, docente di teologia dogmatica, Padre Odorico è stato anche insignito di diversi riconoscimenti letterari. A Foggia nel 1943, prestò soccorso a migliaia di persone organizzando una vera e propria “missione” come quelle che oggi Gino Strada allestisce in Afghanistan con Emergency” (Filippo Santigliano, Addio a Padre Odorico Tempesta. Organizzò i bombardamenti del ’43, Gazzetta del Mezzogiorno 8/2/2003)
“La sua (di Padre Odorico Tempesta ndr.) sensibilità verso la cultura e la storia locale…A lui si deve la riapertura del convento valenzanese nel 1946, dopo oltre ottanta anni di chiusura. .” (Tonio De Nicolò, corrispondente GdM per Il Valentiniano, Montréal, gennaio – marzo 2003 )
Queste due delle testimonianze giornalistiche, immediatamente successive alla morte, sulla vita intensa, vivace, da filantropo, ma lontana dai riflettori del “fraticello del ‘43”.
Consiglio la lettura del libro, Foggia nelle ore della sua tragedia, scritto da Padre Odorico Tempesta, a quanti volessero approfondire la conoscenza dei drammatici mesi dell’estate 1943.

Flora Bozza
Foggia, li 22 luglio 2011

 

The 15th Air Force

Lug 20th, 2011 Postato in Senza categoria | Commenti disabilitati su The 15th Air Force

The 15th Air Force was flying missions out of Foggia, Italy.  The operations from Foggia began Nov. 2nd 1943.  The 15th consisted of several bomb groups and a multitude of squadrons. The Second Bomb Group was a principle player in the fortunes of the 15th Air Force having already served in Algeria, Tunisia in Northern Africa.  It arrived at Amendola, Foggia, Italy on December 10, 1943.

The last ground battle of the war was launched by the Fifteenth Air Force from the air.  An offensive performance described by Field Marshal Alexander as the “Last Battle to End the War” was held April 9th-18th 1945.  A bombardment by 1233 heavy bombers of the Fifteenth Air Force saturated the German defenses by dropping nearly 25,000 bombs within five miles of Allied Forces.  This bombing allowed the U.S. Fifth Army and the British Eighth Army to penetrate into Northern Italy.

I was on this mission and it was a sight to see!  B17 aircraft wing tip to wing tip as far as you could see either to the right or left from my pilots seat. A bombardier on each plane.  Many precautions were taken to alleviate any errors such as variations in altitude, time etc.  No bombs were to be released after 3:20 the British Eight’s H-hour.  The map below shows the line of combat.  The British and American forces and the German troops.

 

Fonte: www.2ndbombgroup.org

Il 15° stormo Air Force effettuò missioni sulla vittà di Foggia, in Italia. Le operazioni da Foggia iniziarono il 2 Novembre 1943. Il 15° stormo era dotato di diversi tipi di bombe e di squadroni. Il Second Bomb Group fu il principale gruppo d’appoggio per il 15° stormo Air Force che aveva già ottenuto l’appoggio in Algeria, Tunisia, e Nord Africa. Arrivò all’aeroporto militare Amendola il 10 Dicembre 1943.

L’ultimo attacco di guerra fu lanciato dal 15° stormo per via aerea. La strategia dell’offensiva fu spiegata dal Maresciallo Alexander che la definì ” l’ultima battaglia per la fine della guerra” che si tenne dal 9 al 18 Aprile 1945. 1233 bombardieri del 15° stormo misero in ginocchio le difese tedesche sganciando circa 25 mila bombe. Questi attacchi permisero alla U.S. Fifthy Army e alla British Eighth Army di arrivare al nord dell’Italia.

Io facevo parte di questa missione ed era uno spettacolo da vedere! Dal  B17 vedevo solo le ali fino alla punta che potevo osservare dalla destra alla sinistra del mio sedile. C’era un pilota per ogni aereo. Furono adottate varie misure di sicurezza per prevenire variazioni di condizioni atmosferiche e altitudine. Nessuna bomba poteva essere sganciata dopo le 3.20 che era la Bristish Eighth’s H-hour. La mappa mostra le linee di combattimento degli Alleati e dei tedeschi.

Si ringrazia Vincenzo Grieco per la segnalazione dell’articolo in lingua originale. Traduzione a cura di Vincenzo Saponaro.

Scatti di solidarietà

Giu 30th, 2011 Postato in Senza categoria | Commenti disabilitati su Scatti di solidarietà

Salve ,

Sto partecipando ad un concorso fotografico, ed ho bisogno di un vostro piccolo aiuto.

Qui troverete le foto in gara :  http://www.spaziosociale.it/concorso_foto.asp.

Le foto con le quali partecipo sono 5 :

1-Il gesto è sostanza.
2- La solidarietà non ha confini.
3- Mani per donare.
4- Il mondo in un abbraccio.
5-Abbattiamo questo muro.

Per chi volesse aiutarmi ,è’molto semplice, basta votare con un punteggio da 1 a 5 le  mie foto.

Grazie mille per il vostro aiuto.

 

Umanità dolente

Giu 15th, 2011 Postato in Senza categoria | Commenti disabilitati su Umanità dolente

Umanità dolente
ripiegata
sullo strazio
di un giorno incupito
sbaragliato
esercito
inerme
in rotta
davanti all’incalzare
inesorabile
del tempo
dell’ora
dell’istante
del già andato
precipitato
nell’abisso
senza luce
senza quiete
del quando
del… forse
del… mai
della pace
nella fine
dell’infinito
incrudelire
dell’affanno

Matteo de Palma

 

Un particolare ringraziamento per la gentile concessione al Signor Matteo de Palma, autore della poesia in memoria delle vittime di tutte le guerre.