STORIE

Set 8th, 2008 Postato in | no comment »
Salvate il soldato R.

In “Salvate il soldato Ryan” il regista Spielberg racconta la storia di 4 fratelli che combattono durante la seconda guerra mondiale. A seguito della morte di tre di loro il comando americano decide di far rimpatriare il sopravvissuto. Storie analoghe non erano infrequenti, mio padre, Giuseppe Rotundo, è andato in guerra con i suoi tre fratelli, Antonio, Luigi e Potito. La famiglia alla fine del 1943 per un lungo periodo non ha avuto notizie di nessuno dei 4. Due fratelli tornarono  dopo l’armistizio, mio padre venne fatto prigioniero dagli inglesi a Tobruk, portato in India e liberato solo nell’agosto del 1946, più di un anno dopo la fine della guerra in Europa. Il quarto fratello, Antonio R. studente universitario, morì durante la campagna di Russia, la famiglia non sa nemmeno dove fu sepolto.

Portale della Reggia di Federico II

Via Pescheria angolo Piazza Nigri, l'arco del portale della Reggia di Federico II, e, a destra, la casa natale del Maestro Umberto Giordano, ai primi del '900.Via Pescheria angolo Piazza Nigri, l’arco del portale della Reggia di Federico II, e, a destra, la casa natale del Maestro Umberto Giordano, ai primi del ‘900. Entrambi gli edifici furono centrati da un grappolo di bombe nell’estate del 1943 che li polverizzarono. Il portale e l’epigrafe furono recuperati dalle macerie e successivamente incastonati poco piu in la, sul muro laterale del Museo Civico, dove risiedono tuttora. L’epigrafe che sovrastava il portone imperiale reca la scritta in latino che tradotta recita: “ciò comando Federico Cesare che fosse fatto affinchè la città di Foggia divenisse reale ed inclita sede imperiale”.

 

L’EPITAFFIO

EPITAFFIOVia Manzoni. Il monumento, ubicato all’inizio del tratturo che da Foggia arriva in Abruzzo, fu eretto una prima volta nel 1651, in occasione della Reintegra dei Tratturi, disposta dal reggente Ettore Capecelatro. La traduzione dell’iscrizione epigrafica in latino è la seguente: ” D.O.M. – Durante il regno di Filippo IV – quando era vicerè don Innico Velez de Guevara – Conte di Onatte e di Villa Mediana – questa via, larga sessanta passi – comoda per le pecore che d’inverno – entrano in Puglia per raggiungere i pascoli – ed attraverso essa tornano ad uscire – con comune e ed usuale vocabolo tratturo – denominata, essendo in molti luoghi distrutta ed occupata – il rettore Capecelatro consigliere regio Torelli – e con pieni poteri per ordine di Sua Maestà delegato – esaminò riparò e provvide che fosse riportata all’originaria condizione – nell’anno del Signore 1651 – Successivamente crollato per l’antichità del bronzo – i locati durante il viceregno dell’eccellentissimo don Andrea – Guerrero De Torres duca di Medinaceli provvidero a farlo riedificare – nell’anno del Signore 1697. Danneggiato dal terremoto del 1731, fu restaurato nel 1740. Scampato miracolosamente alla furia delle bombe dell’estate 1943, anche se, sul lato prospicente via Manzoni sono ancora visibili, nella parte alta, i segni delle schegge.