Il nostro passato è il nostro futuro. Uniti nel ricordo, per non dimenticare.
Lug 20th, 2012 Postato in Memoria | Commenti disabilitati su Il nostro passato è il nostro futuro. Uniti nel ricordo, per non dimenticare.Domenica, 22 luglio, ricorrerà il 69^ anniversario dei bombardamenti anglo/americani sulla nostra città. L’estate del 1943, come i lettori ben sapranno e proprio quando sembrava che la guerra avesse lasciato indenne la nostra città da episodi di combattimenti cruenti, soprattutto per la popolazione civile, Foggia venne a trovarsi al “centro” dei piani dei futuri alleati che preparavano lo sbarco e l’invasione dell’Italia. La sua particolare situazione geografica e la presenza di diversi aeroporti militari, industrie chimiche e un nodo ferroviario di primaria importanza, decretarono la terribile decisione di bombardarla per annientare la resistenza tedesca e preparare il terreno alle truppe intanto sbarcate in Sicilia. E’ stata la tragedia più grande per la nostra terra dopo il terremoto, terribile, del 1731. Da maggio 1943 e sino a dopo l’8 settembre, data dell’armistizio, Foggia divenne il simbolo del martirio di una città e dei suoi abitanti. Insieme a Dresda, città tedesca e Cassino, fu la città più bombardata in assoluto. Dopo il 22 luglio e il 19 agosto 43 Foggia divenne una città fantasma. Oltre 20.000 morti dei quali più di 5.000 periti il solo 22 luglio nei sottopassaggi della stazione, ove avevano trovato rifugio, nella vana speranza di salvarsi, migliaia di inermi cittadini e ferrovieri, presi alla sprovvista dalle bombe e mitragliatrici dei bombardieri anglo americani. Purtroppo un treno cisterna fermo al primo binario venne colpito e il liquido infiammabile invase, incendiandosi, il sottopassaggio. Fu una carneficina. Negli stessi giorni mentre centinaia di bombardieri oscuravano il cielo di Foggia “vomitando” dal loro ventre di morte bombe e spezzoni incendiari, per procurare più danni possibili, altre centinaia di nostri concittadini, tra i quali tanti bambini, ragazzini e donne, venivano barbaramente e senza ragione mitragliati dai piloti che volavano a bassa quota, nella villa; sul viale della stazione e altrove. Omicidi, questi, sui quali mai nessuna commissione o tribunale ha mai indagato. Alla fine di agosto 43 oltre ai 20.000 morti Foggia era distrutta per il 75 % del suo patrimonio edilizio pubblico e privato. La città fantasma, come venne chiamata, non aveva più niente da “offrire” al nemico/amico!