I borghi del fascismo

Petrucci, posa della prima pietra al consorzio di Bonifica

Petrucci, posa della prima pietra al consorzio di Bonifica

Nell’arco di tempo compreso tra il 1928 e il 1940, l’architetto Petrucci partecipa a numerosi concorsi per piani urbanistici, elabora progetti, redige piani regolatori, progetta città nuove. Nel 1932 realizza a Foggia l’Opera San Michele Arcangelo (progetto esposto alla Triennale di Milano) e successivamente la sede del Consorzio di Bonifica (Opera Nazionale Combattenti), provvede alla sistemazione dell’Arco di Federico II e di piazza Nigri; a San Severo progetta la Casa G.I.L. (due progetti per un’opera mai realizzata), per il Comune di Torremaggiore predispone un progetto di restauro e riutilizzo del castello a sede municipale.
È in questo periodo che redige (anche se non sempre attuati) piani regolatori a Foggia, Pisa, Bari, Cagliari, Castel Fusano, Verona, Chieti Scalo, Catanzaro, Lanciano, Sassari e, nel 1945, i progetti per la ricostruzione di Cassino e Fregene. Suoi i progetti per le città nuove di Aprilia (1936), Fertilia (1936-’37), Pomezia (1938-’40), per il Piano Generale d’Appoderamento del Tavoliere (1939-1941) e Segezia (1939-1942). In particolare Segezia, Incoronata e Daunilia, rappresentano i nuovi comuni rurali su cui é impostato – con i borghi di Giardinetto-Stazione di Troia, Arpi e Borgo Cervaro – il progetto di bonifica dell’Opera Nazionale Combattenti.

Lo stile di Petrucci nella realizzazione degli edifici pubblici e delle città nuove è chiaro: case e palazzi sono raggruppati attorno alla piazza che richiama l’agorà d’epoca classica.
Nonostante fosse sempre stato organico al Fascismo, la sua attività venne trattata con colpevole indifferenza dai più noti architetti razionalisti (non venne nemmeno inserito da Pica nella sua ponderosa ‘Architettura Moderna in Italia’, fondamentale testo pubblicato agli inizi degli anni Quaranta), così come il suo rapporto col grande Piacentini non fu dei migliori. Quelli con Araldo di Crollalanza, suo sodale politico, furono invece sempre proficui e si interruppero solo col rifiuto posto dall’architetto foggiano di aderire alla Repubblica Sociale Italiana.
Alla valorizzazione di Concezio Petrucci hanno contribuito gli scritti di Antonio Pennacchi sulle pagine della rivista‘Limes’, Gianfranco Piemontese con una monografia sull’Opera San Michele di Foggia (Edipuglia, 2002), primo studio organico su Petrucci a cui è seguito un recente volume pubblicato dalle edizioni Dedalo – ‘Vecchie Città/Città Nuove’ – firmato da Arturo Cucciolla con la collaborazione ancora dell’architetto e docente foggiano Gianfranco Piemontese.

da biblioteca.foggia.it

cervaro01Borgo Cervaro, borgata costruita sotto il fascismo, ospitò un comando nazista durante la seconda guerra mondiale, il transito di mezzi pesanti, carri armati, uomini ed attrezzature avvenne  attraversando il ponte di costruzione risalente al 1731 che recentemente, con il silenzio e l’assenza delle istituzioni è stato demolito. Se ne va un pezzo della nostra storia, senza che nessuno muova un dito, oltre che bellezza architettonica, patrimonio storico a testimonianza di quello che accadde durante il secondo conflitto mondiale.

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