Gli scugnizzi foggiani ritrovarono Jerry, mascotte dell’esercito Usa

Articolo de 'La Gazzetta del Mezzogiorno' del 20/01/2013

Articolo de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ del 20/01/2013

Sono passati ormai già 70 anni da quel fatidico 1943, anno in cui la città di Foggia, nel corso della seconda guerra mondiale, dopo essere stata quasi completamente rasa al suolo a causa di numerosi e pesantissimi bombardamenti aerei fu occupata dalle truppe degli eserciti alleati.

Alcune avanguardie dell’ottava armata inglese entrarono in città il 27 settembre del 1943, l’occupazione fu poi terminata il giorno successivo.

Le truppe alleate realizzarono immediatamente numerosi aeroporti, che fecero affluire a Foggia molte truppe americane, soprattutto aviatori, che stazionarono in Capitanata per alcuni anni:

La stessa provincia di Foggia, per qualche anno, non fu annessa al territorio dello stato italiano, ma retta da un governatorato interalleato, l’AMGOT.

La presenza di numerosi militari, soprattutto americani, influì in parte anche sulla vita sociale della città, furono aperti cinema e teatri in lingua inglese, ritrovi e club esclusivi per le truppe alleate, una radio e venne anche stampato a Foggia un giornale in lingua inglese che si chiamò: “Foggia Occupator”; testata distribuita gratuitamente e che già nel suo titolo traduce la realtà storica di quegli anni.

Pochissime copie di questa singolare testata giornalistica che riportava anche fatti di cronaca avvenuti nella città di Foggia, ma soprattutto ci parla dell’attività delle truppe di occupazione alleate, si sono salvate dalla distruzione e si conservano ancora presso gli archivi e le biblioteche locali.

Da una di queste copie, pubblicata nel 1945, abbiamo ricavato una curiosa notizia, la storia di Jerry, un simpatico cagnolino di piccola taglia, di colore bianco, forse un bastardino di barboncino, che era una mascotte dell’esercito U.S.A.

Il suo proprietario, il sergente Ray Thorsfelt, disperato per aver smarrito il piccolo Jerry, aveva fatto pubblicare sul giornale “Foggia Occupator” una foto del cagnolino, oltre a far affliggerne altre per la città, promettendo anche una lauta ricompensa per chi lo avesse ritrovato.

In particolare, i soldati americani avevano distribuito alcune foto del piccolo cane tra i ragazzi che affamati si aggiravano presso di loro per chiedere cibo e sigarette.

Passata circa una settimana dal giorno della pubblicazione sul giornale “Foggia Occupator” della foto della mascotte, un martedì pomeriggio, finalmente, si presentarono alla sede della radio americana con il piccolo Jerry due poveri e sporchi ragazzi, così sono indicati nell’articolo di “Foggia Occupator”.

Chiamato il proprietario della mascotte, il sergente Ray Thorsfelt, questi riconobbe subito il suo piccolo cane.

I due poveri scugnizzi furono ricompensati con gomme da masticare, canditi ed un cartone intero di sigarette, frutto di una raccolta spontanea fatta dai militari colleghi del sergente; sigarette che poi poterono contrabbandare con cibi per le loro povere famiglie, mentre il piccolo Jerry, forse con un po’ di nostalgia per gli scugnizzi foggiani, tornò poi in America con il suo padrone.

Carmine e Leo

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